I PAPU

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“Oetzi, Ötzi, Utzi o qualcosa di Similaun”
l’Uomo venuto dal ghiaccio

Di e Con
Andrea Appi e Ramiro Besa

 

 

Nessun reperto antropologico è stato tanto studiato né ha avuto la stessa quantità di notizie di contorno quanto Öetzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio.
Su di lui si è scritto molto, forse troppo, e si sono prodotti un’infinità di eventi e di gadget, tanto che più d’uno l’ha definito una vera e propria miniera d’oro.
La macchina del marketing, una volta tanto, non deve però ingannare.
Il reperto rimane assolutamente unico nel suo genere: un uomo che si è conservato, grazie ad una serie di incredibili coincidenze, esattamente nel punto e nelle condizioni in cui è deceduto, lasciandoci aperta una finestra nelle Alpi Venoste di più di 5000 anni fa.
La nostra narrazione non si limita però alla descrizione della mummia ma, partendo dal giorno della sua scoperta, il 19 settembre 1991, si sofferma sull’incredibile sequenza di fatti che lo hanno preceduto e lo hanno seguito, divenendo paradigmatici della corretta gestione di un ritrovamento archeologico.
Una vicenda raccontata attraverso la voce della coppia di turisti che ha scoperto la mummia, dei due gestori del rifugio da cui si sono coordinate le operazioni di recupero e infine quella dei due professori che per primi l’hanno studiata.
Uno spettacolo in cui si passa dalle beghe coniugali alle ipotesi sulla datazione, dalle difficoltà atmosferiche alla gestione della macchina comunicativa fino alla messa a punto di un sistema scientificamente affidabile per conservare e studiare correttamente il reperto.
Un viaggio affascinante nell’Archeologia, nel Tempo, nella Storia ma soprattutto un viaggio nelle straordinarie potenzialità e nelle piccole miserie dell’Uomo, sia che esso sia vissuto 5000 anni fa o che sia un nostro contemporaneo.